venerdì 7 novembre 2014

Restauro di dente endodonticamente trattato mediante intarsio in composito tipo "Overlay"



II restauro adesivo, grazie al miglioramento dei materiali da adesione, sta trovando sempre più campi di applicazione nell'odontoiatria restaurativa e protesica.

In questo caso clinico abbiamo un dente , il secondo premolare superiore, completamente scoronato da un processo carioso avanzato e destruente.
Essendo stato trattato endodonticamente, solo un restauro diretto non garantirebbe una valida tenuta nel tempo, nonché sarebbe estremamente difficile il ripristino dei punti di contatto corretti con i denti adiacenti.

Nella radice dentaria sono stati inseriti pertanto due perni in fibra di vetro, cementati adesivamente, che permettono una maggior ritenzione del build-up coronale; quindi il dente viene preparato per permettere la presa d'impronta che una volta sviluppata consentirà al laboratorio odontotecnico di produrre il restauro i 2-3 giorni (Fig.1-2).
Abbiamo scelto l' Overlay in quanto il supporto di parete residuo palatino sarebbe stato troppo debole per la realizzazione di un Inlay.

Una volta ottenuto il restauro, si è provveduto alla cementazione, mediante cemento resinoso adesivo a duplice indurimento (Foto e auto) , rigorosamente sotto diga di gomma per il controllo dell'umidità (Fig.3).
Una volta fotopolimerizzato il materiale da cementazione, e atteso l'indurimento, il restauro è cementato; si può rimuovere la diga di gomma, rifinire, e ricontrollare la corretta occlusione.

Il vantaggio di tale tecnica è molteplice. Innanzitutto la preparazione non è sotto-gengivale, come nelle corone tradizionali in metallo-ceramica (o in ceramica integrale), e quindi c'è maggior rispetto per le strutture parodontali di supporto.
In secondo luogo, questa tecnica rappresenta una soluzione più economica e veloce per il paziente

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