giovedì 29 settembre 2016

Impianti sottocrestali, platform switching e apposizione di osso coronale









E' noto che quando si utilizzano monconi aventi lo stesso diametro dell'impianto, all'atto della protesizzazione, si riforma l'ampiezza biologica, che corrisponde, radiologicamente e clinicamente, ad un cono di riassorbimento osseo coronale.

Tuttavia, Lazzara e Porter nel 2006 (Platform switching: a new concept in implant dentistry  
for controlling postoperative crestal bone levels   Int J Perio Rest Dent 2006; 26:9-17) notarono  come, se al posto del moncone avente stesso diametro dell'impianto si utilizzava un moncone più stretto, "switchato", tale cono di riassorbimento non si formava.
Il motivo è nel fatto che per quanto minimo sia il gap tra piattaforma implantare e moncone (nell'ordine di micron), esiste sempre una zona di irritazione che obbliga i tessuti a riposizionarsi più apicalmente, da cui il cono di riassorbimento suddetto.

In particolare, mediante l'utilizzo di impianti posizionati 0.5-1 mm sottocrestali, quindi con il colletto non liscio ma interamente in titanio etchato si può addirittura assistere ad APPOSIZIONE di osso soprala piattaforma dell'impianto, permettendo così, congiuntamente ad una corretta gestione dei tessuti molli periimplantari (collare di gengiva cheratinizzata) una migliore percentuale di successo e non solo di sopravvivenza implantare.

Tale tecnica è resa possibile mediante l'utilizzo di impianti ETK Naturactis, nati per essere posizionati sottocrestali e per consentire questa apposizione ossea.


In questo caso clinico come si evince dalla radiografia eseguita a sei mesi di distanza dal carico, non solo è assente il cono di riassorbimento ma si può evidenziare una notevole apposizione ossea coronale.

L'impianto, un Naturactis lungo 10 mm e largo 4, è stato posizionato effettuando contestualmente un rialzo del seno mascellare sec. Summers con osteotomi.
La guarigione dell'impianto è avvenuta sottogengivale e in seconda chirurgia è stata apposta vite tappo transmucosa, incrementando l'altezza del tessuto cheratinizzato periimplantare mediante lembo a mezzo spessore riposizionato apicalmente  L'abbondanza di gengiva cheratinizzata che ne è risultata ha dovuto richiedere una chirurgia correttiva mediante elettrobisturi (contouring estetico). Quindi il moncone, a connessione conometrica e switchato, è stato protesizzato mediante corona in lega aurea e ceramica.