venerdì 11 marzo 2016

La guarigione delle lesioni endodontiche

Cos'è una lesione endodontica?

E' un'infezione dell'apice dentario, dovuta alla necrosi della polpa dentaria. Nella terminologia comune essa viene indicata con il nome di "Granuloma".
E' a tutti gli effetti un'osteite, ovvero l'osso di supporto del dente viene sostituito da un tessuto molle di granulazione, un tessuto infiammatorio.

Per quale motivo la polpa del dente muore?
Le cause possono essere diverse: una carie penetrante oppure un trauma, oppure un'infezione a partenza dal parodonto che induce necrosi retrograda.

Nel caso presentato la causa è di origine incerta, probabilmente un trauma di cui il paziente, 25 anni, non ricorda.

Si può notare un'area radiografica di radiotrasparenza in prossimità dell'apice che si estende in senso apico coronale. Essendo necrotico il dente, il nervo non trasmette più gli stimoli termici, per cui, in seguito alla stimolazione al freddo o al caldo, non si ha nessuna risposta. E' presente invece una leggera sensibilità dolorifica alla percussione.
Va notato che la necrosi è stata diagnosticata occasionalmente senza che il paziente riferisse alcun disturbo specifico, in seguito all'esecuzione di una Ortopantomografia.



E' necessario curare lesioni siffatte, in quanto potenzialmente causa di ascesso o di ulteriore estensione del tessuto granulomatoso, che ridurrebbe la possibilità di poter eventualmente sostituire l'elemento dentario con un impianto a meno di interventi di chirurgia rigenerativa.
Ma, in ogni caso, se curabile e recuperabile, è sempre meglio il dente naturale all'impianto.


QUALE CURA APPORTARE

La lesione endodontica va curata mediante Terapia canalare, che comunemente viene chiamata "devitalizzazione".
Essa consiste nell'aprire la cavità pulpare per permettere l'asportazione dei detriti necrotici all'interno del canale, che rappresentano la causa della lesione osteitica.
nel fare questo, occorre rimuovere con strumenti appositi i residui necrotici di polpa fino all'apice dentario.
Per essere sicuri di una radicale disinfezione, condotta mediante instillazione di ipoclorito di sodio, ci si può avvalere di un rilevatore elettronico di apice che segnala la profondità a cui si arriva, congiuntamente all'esecuzione di una radiografia che ne confermi la precisione.



Una volta sicuri di raggiungere l'apice dentario, il canale viene alesato per rimuovere tutti i detriti residui, e sagomato per accogliere un cono di guttaperca termoplasticizzata che sigilli ermeticamente il canale, onde evitare il prolferare di batteri che alimentino la lesione.

Dopo circa 4 mesi, la bontà della cura eseguita determinerà la guarigione della lesione, che consiste nella riossificazione della stessa.