sabato 22 novembre 2014

Ricostruzione di dente endodonticamente trattato fortemente compromesso



Presentiamo ora un altro caso di ricostruzione di dente, endodonticamente trattato,  che ha perso gran parte di sostanza dentaria per frattura delle pareti e che presenta una vecchia otturazione in amalgama, infiltrata.
Siccome un restauro diretto non garantirebbe un'adeguata copertura cuspidale, abbiamo optato per la progettazione di un intarsio di tipo "overlay".

Al dente viene rimossa l'otturazione in amalgama d'argento, e il canale distale viene preparato per la cementazione adesiva di un perno in fibra di vetro. Viene quindi seguito build-up dell'elemento dentario mediante cemento duale, e successivamente preparato per l'impronta.

Dopo qualche giorno il manufatto viene cementato (rigorosamente sotto diga per permettere un adeguato controllo dell'umidità).
Il manufatto si integrerà perfettamente, sia funzionalmente che esteticamente, nel cavo orale.

Questo tipo di restauro presenta più vantaggi.
Ad esempio, è una valida alternativa alla classica corona (o "capsula"). Rispetto a questa, prevede tempi di finalizzazione minori, un miglior controllo di placca all'interfaccia margine protesico/parodonto nonché un costo minore al paziente.

mercoledì 12 novembre 2014

Riabilitazione implantoprotesica complessa superiore e inferiore




Il caso presentato è relativo ad una riabilitazione complessa, combinata, superiore ed inferiore.
Superiormente la paziente era portatrice una protesi fissa non più congrua, per funzione (in quanto alcuni elementi dentari strategici erano compromessi da fratture radicolari e causa di ascessi) e per estetica.
Inferiormente erano presenti residui radicolari da precedenti estrazioni e due vecchie corone infiltrate e periodicamente causa di ascessi.

Abbiamo provveduto, per quanto riguarda l'arcata superiore, ad estrarre i residui radicolari dopo aver rimosso la protesi fissa superiore, e ad inserire gli impianti. In totale 8 impianti.
Sul canino superiore di destra era presente una lesione cistica importante, che abbiamo provveduto a riempire con osso xenologo per favorire la rigenerazione ossea.
Dopo circa sei mesi, tempo in cui la paziente è stata portatrice di una protesi totale rimovibile, abbiamo provveduto a "scappucciare" gli impianti ed apposto le viti di guarigione secondarie.
Conseguentemente sono state svolte tutte le manovre protesiche, impronte e varie prove fino alla cementazione del manufatto definitivo in lega preziosa e ceramica.

Per quanto riguarda l'arcata inferiore, abbiamo provveduto ad inserire due impianti a destra, avendo progettato un ponte (tra primo premolare e primo molare) e due impianti a sinistra per la sostituzione del primo premolare e del primo molare, mantenendo il primo premolare della paziente a cui è stata sostituita la vecchia otturazione, ormai incongrua, in amalgama, con composito.
Al termine del processo di osteointegrazione, essendo insufficiente il tessuto cheratinizzato, abbiamo provveduto ad eseguire in fase di "scappucciamento" un lembo a mezzo spessore riposizionato apicalmente, per garantire una migliore qualità dei tessuti perimplantari.
Qundi il caso è stato finalizzato mediante manufatti protesici in lega preziosa e ceramica.



venerdì 7 novembre 2014

Restauro di dente endodonticamente trattato mediante intarsio in composito tipo "Overlay"



II restauro adesivo, grazie al miglioramento dei materiali da adesione, sta trovando sempre più campi di applicazione nell'odontoiatria restaurativa e protesica.

In questo caso clinico abbiamo un dente , il secondo premolare superiore, completamente scoronato da un processo carioso avanzato e destruente.
Essendo stato trattato endodonticamente, solo un restauro diretto non garantirebbe una valida tenuta nel tempo, nonché sarebbe estremamente difficile il ripristino dei punti di contatto corretti con i denti adiacenti.

Nella radice dentaria sono stati inseriti pertanto due perni in fibra di vetro, cementati adesivamente, che permettono una maggior ritenzione del build-up coronale; quindi il dente viene preparato per permettere la presa d'impronta che una volta sviluppata consentirà al laboratorio odontotecnico di produrre il restauro i 2-3 giorni (Fig.1-2).
Abbiamo scelto l' Overlay in quanto il supporto di parete residuo palatino sarebbe stato troppo debole per la realizzazione di un Inlay.

Una volta ottenuto il restauro, si è provveduto alla cementazione, mediante cemento resinoso adesivo a duplice indurimento (Foto e auto) , rigorosamente sotto diga di gomma per il controllo dell'umidità (Fig.3).
Una volta fotopolimerizzato il materiale da cementazione, e atteso l'indurimento, il restauro è cementato; si può rimuovere la diga di gomma, rifinire, e ricontrollare la corretta occlusione.

Il vantaggio di tale tecnica è molteplice. Innanzitutto la preparazione non è sotto-gengivale, come nelle corone tradizionali in metallo-ceramica (o in ceramica integrale), e quindi c'è maggior rispetto per le strutture parodontali di supporto.
In secondo luogo, questa tecnica rappresenta una soluzione più economica e veloce per il paziente

mercoledì 5 novembre 2014

Rimozione amalgama e ricostruzione estetica di molare superiore



Molto spesso durante l'attività clinica capita di dover rimuovere vecchie otturazioni in amalgama, perché infiltrate da processi cariosi, e sostituire mediante restauri in composito estetico.

La procedura prevede l'applicazione della diga di gomma (Fig.1) e la rimozione dell'amalgama, contestualmente alla rimozione dei processi cariosi infiltranti sottostanti. Preparata così la cavità, viene pre-mordenzato lo smalto (Fig.2). Quindi, utilizzando sistemi adesivi self-etch + bonding e polimerizzando mediante luce ultravioletta (Fig. 3-4-5) si crea quello strato adesivo che permette l'adesione dei materiali compositi da ricostruzione.
Viene quindi applicato un primo strato di composito flow a sigillare la dentina ed i bordi e successivamente foto-polimerizzato (Fig. 6-7).
Si procede pluristratificando e fotopolimerizzando masse di composito, avendo cura di scegliere le tinte ed i valori di opacità  adeguate a ricreare le trasparenze di un dente integro (Fig. 8-9), fino ad ottenere il risultato finale, da rifinire, mettere in corretta occlusione, e lucidare (Fig. 10).